Tecnica di estrazione a caldo con doppio solvente
Cita da Iannuzz85 su 24 Luglio 2017, 15:48Dopo aver appena finito di leggere la tecnica in oggetto descritta nell'ebook, mi sono subito balzati in mente alcuni dubbi:
1) Non è più necessario lasciare la materia prima a contatto con l'alcool per 2 giorni prima di partire con l'estrazione? Perchè?
2) Non è più necessaria la siringa filtro perchè la purificazione con talco è più efficace?
3) Il talco è un prodotto sicuro per la salute? Non è possibile che residui di talco possano finire nell'estratto finale?
Grazie in anticipo.
Dopo aver appena finito di leggere la tecnica in oggetto descritta nell'ebook, mi sono subito balzati in mente alcuni dubbi:
1) Non è più necessario lasciare la materia prima a contatto con l'alcool per 2 giorni prima di partire con l'estrazione? Perchè?
2) Non è più necessaria la siringa filtro perchè la purificazione con talco è più efficace?
3) Il talco è un prodotto sicuro per la salute? Non è possibile che residui di talco possano finire nell'estratto finale?
Grazie in anticipo.
Cita da Andrea Alkemikosvapo su 24 Luglio 2017, 16:56Ciao Iannuz85.
Rispondo con piacere alle domande, seguendone l'ordine:
1) L'immersione totale a caldo con alcol etilico rende inutile e superflua la fase di incubazione a freddo di 48 ore con la nebulizzata d'alcol.
2) La siringa filtro ha sempre solo fermato le impurità macroscopiche, ma non è mai stata un filtro molecolare selettivo, cosa che è il fillosilicato di magnesio nei confronti dei composti fortemente apolari, come i grassi. Il confronto si può fare al massimo tra la siringa filtro ed i filtri di carta da laboratorio, utilizzati nella prima e seconda filtrazione, dove i secondi vincono, in quanto fermano impurità sull'ordine di pochi millesimi di millimetri. Il cotone, per sua natura, non ha questa capacità.
3) Le garanzie sul talco sono tutte sufficientemente espresse nel libro, con la foto al microscopio (indagine fatta fare dal sottoscritto in laboratorio) prima e dopo la filtrazione ed i riferimenti bibliografici al fondo del libro.
Colgo l'occasione per precisare a quanti leggeranno il mio post che la filosofia che porto avanti in questo sito, cioè quella della ricerca costante, tesa al miglioramento delle tecniche trattate, non ci permetterà mai (credo) di poter mettere il punto. Le tecniche cambieranno spesso e quelle più nuove soppianteranno via via quelle più vecchie, spedendole tra quelle archiviate. Anche in questo momento il mio lavoro (se così può essere chiamato un gioco che porto avanti con passione, serietà e tanto divertimento) non è fermo e presto le nuove tecniche si affiancheranno alle attuali o le supereranno. Chi lo sa?! Dipenderà dai risultati e dal riscontro degli amici che mi daranno una mano nelle fasi di sviluppo. Quindi, state sintonizzati, perché il gioco non finisce mai 🙂
A presto.
Ciao Iannuz85.
Rispondo con piacere alle domande, seguendone l'ordine:
1) L'immersione totale a caldo con alcol etilico rende inutile e superflua la fase di incubazione a freddo di 48 ore con la nebulizzata d'alcol.
2) La siringa filtro ha sempre solo fermato le impurità macroscopiche, ma non è mai stata un filtro molecolare selettivo, cosa che è il fillosilicato di magnesio nei confronti dei composti fortemente apolari, come i grassi. Il confronto si può fare al massimo tra la siringa filtro ed i filtri di carta da laboratorio, utilizzati nella prima e seconda filtrazione, dove i secondi vincono, in quanto fermano impurità sull'ordine di pochi millesimi di millimetri. Il cotone, per sua natura, non ha questa capacità.
3) Le garanzie sul talco sono tutte sufficientemente espresse nel libro, con la foto al microscopio (indagine fatta fare dal sottoscritto in laboratorio) prima e dopo la filtrazione ed i riferimenti bibliografici al fondo del libro.
Colgo l'occasione per precisare a quanti leggeranno il mio post che la filosofia che porto avanti in questo sito, cioè quella della ricerca costante, tesa al miglioramento delle tecniche trattate, non ci permetterà mai (credo) di poter mettere il punto. Le tecniche cambieranno spesso e quelle più nuove soppianteranno via via quelle più vecchie, spedendole tra quelle archiviate. Anche in questo momento il mio lavoro (se così può essere chiamato un gioco che porto avanti con passione, serietà e tanto divertimento) non è fermo e presto le nuove tecniche si affiancheranno alle attuali o le supereranno. Chi lo sa?! Dipenderà dai risultati e dal riscontro degli amici che mi daranno una mano nelle fasi di sviluppo. Quindi, state sintonizzati, perché il gioco non finisce mai 🙂
A presto.
Cita da Iannuzz85 su 17 Settembre 2017, 20:54Riprendo questa discussione perché vorrei estrarre diverse materie prime che hanno sia una parte idrosolubile che una parte liposolubile (vaniglia, camomilla, altre erbe). Pensavo se è possibile fin dall'inizio usare alcool e PG insieme, rinunciando così alla refrigerazione. Perché se estraggo prima in alcool la materia prima viene asciugata di tutta l'acqua che contiene e quindi renderebbe inutile una seconda estrazione con PG della stessa materia, o sbaglio?
Riprendo questa discussione perché vorrei estrarre diverse materie prime che hanno sia una parte idrosolubile che una parte liposolubile (vaniglia, camomilla, altre erbe). Pensavo se è possibile fin dall'inizio usare alcool e PG insieme, rinunciando così alla refrigerazione. Perché se estraggo prima in alcool la materia prima viene asciugata di tutta l'acqua che contiene e quindi renderebbe inutile una seconda estrazione con PG della stessa materia, o sbaglio?
Cita da Andrea Alkemikosvapo su 19 Settembre 2017, 23:41Non ho capito bene la domanda, ma sicuramente è un problema mio 😥
Non ho capito bene la domanda, ma sicuramente è un problema mio 😥
Cita da Iannuzz85 su 20 Settembre 2017, 9:26Volevo capire se ha senso fare l'estrazione utilizzando subito alcool e PG mischiati, invece di fare prima l'estrazione in solo alcool e poi successivamente aggiungere il PG. Questo perchè ci sono delle sostanze che il PG estrae mentre l'alcool no.
Volevo capire se ha senso fare l'estrazione utilizzando subito alcool e PG mischiati, invece di fare prima l'estrazione in solo alcool e poi successivamente aggiungere il PG. Questo perchè ci sono delle sostanze che il PG estrae mentre l'alcool no.
Cita da Giusejoint su 5 Ottobre 2017, 23:39wow...!!!son rimasto scioccato dalla quantità di resine e cere rimaste incollate alla beuta dopo l evaporazione dell alcool nel glicole.
In compenso ho fuso la piastra dell agitatore nella fase di estrazione e ho dovuto finire tutto col la lavatrice ad ultrasuoni usandola solo come bagnomaria a temperatura controllata senza ultrasuoni.
il tabacco è un 965 mixture.
Il liquido dall odore sembra meglio del tabacco stesso,molto più carico e forte,zero odore di alcool molto molto buono e invitante almeno per me ke amo questa categoria di tabacchi oltre al puro kentuky.
Adesso sono all ultima filtazione,ma ho voluto metterlo nel congelatore mezza giornata, subito dopo l aggiunta del talco e spero di nn aver fatto una ca..ta perché me lo sn ritrovato quasi congelato.ma al massimo mi rallenterà un po la filtrazione.
Nel lavare la beuta nn ho potuto fare a meno si sentire l odore del tabacco nelle resine ke pulivo via a fatica dalla beuta spero me nn si portino via anche buona parte di aroma buono.
Comunque domani,sempre se filtra,lo miscelo alla base,60/40.una settimanina di maturazione e la prima degustazione.
vi tengo aggiornati.
wow...!!!son rimasto scioccato dalla quantità di resine e cere rimaste incollate alla beuta dopo l evaporazione dell alcool nel glicole.
In compenso ho fuso la piastra dell agitatore nella fase di estrazione e ho dovuto finire tutto col la lavatrice ad ultrasuoni usandola solo come bagnomaria a temperatura controllata senza ultrasuoni.
il tabacco è un 965 mixture.
Il liquido dall odore sembra meglio del tabacco stesso,molto più carico e forte,zero odore di alcool molto molto buono e invitante almeno per me ke amo questa categoria di tabacchi oltre al puro kentuky.
Adesso sono all ultima filtazione,ma ho voluto metterlo nel congelatore mezza giornata, subito dopo l aggiunta del talco e spero di nn aver fatto una ca..ta perché me lo sn ritrovato quasi congelato.ma al massimo mi rallenterà un po la filtrazione.
Nel lavare la beuta nn ho potuto fare a meno si sentire l odore del tabacco nelle resine ke pulivo via a fatica dalla beuta spero me nn si portino via anche buona parte di aroma buono.
Comunque domani,sempre se filtra,lo miscelo alla base,60/40.una settimanina di maturazione e la prima degustazione.
vi tengo aggiornati.
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Cita da Silvio su 9 Ottobre 2017, 15:32Complimenti Andrea per il tuo libro. Sei un grande!
Volevo farti un paio di domande sulla "tecnica pratica" più che sulla parte concettuale (della quale mi fido ciecamente:
1 "fase 2 estrazione alcolica". Quando metto il tabacco nel mio recipiente e poi ci verso l'alcool pur posizionando l'ancoretta magnetica sul fondo non mi riesce di farla girare. Che accorgimento usi?
2 nella fase in cui il glicole è mescolato con l'alcool etilico da far evaporare è normale che si impieghino svariate ore?
3 il rapporto 1gr di tabacco per un ml di glicole vale anche per la frutta?
Grazie
Complimenti Andrea per il tuo libro. Sei un grande!
Volevo farti un paio di domande sulla "tecnica pratica" più che sulla parte concettuale (della quale mi fido ciecamente:
1 "fase 2 estrazione alcolica". Quando metto il tabacco nel mio recipiente e poi ci verso l'alcool pur posizionando l'ancoretta magnetica sul fondo non mi riesce di farla girare. Che accorgimento usi?
2 nella fase in cui il glicole è mescolato con l'alcool etilico da far evaporare è normale che si impieghino svariate ore?
3 il rapporto 1gr di tabacco per un ml di glicole vale anche per la frutta?
Grazie
Cita da Andrea Alkemikosvapo su 9 Ottobre 2017, 16:38Ciao Silvio.
Grazie ancora della riconoscenza.
Rispondo in ordine:
1) Alcuni agitatori (ed alcune ancorette) fanno quello che riescono, ma non è un gran problema. Anche se l'ancoretta dovesse girare a vuoto sotto il tabacco, l'alcol viene comunque smosso e questa è la cosa più importante, per evitare il perdurare di condizioni di equilibrio soluto-solvente che rallenterebbero molto i tempi di estrazione.
2) È assolutamente normale che i tempi di evaporazione dell'alcol possano richiedere ore. Molto dipende dall'umidità dell'ambiente, dalle quantità in gioco e da numerosi altri parametri.
3) Per la frutta lo stesso metodo è una buona base di partenza. Ci potrebbero essere frutti che con esposizioni prolungate al calore potrebbero dare sentori di frutta cotta. In quel caso toccherebbe modificare il tempo di estrazione.
Come in tutte le cose, la sperimentazione è molto importante e diventa la vera parte interessante di questo complesso passatempo 😉
Ciao Silvio.
Grazie ancora della riconoscenza.
Rispondo in ordine:
1) Alcuni agitatori (ed alcune ancorette) fanno quello che riescono, ma non è un gran problema. Anche se l'ancoretta dovesse girare a vuoto sotto il tabacco, l'alcol viene comunque smosso e questa è la cosa più importante, per evitare il perdurare di condizioni di equilibrio soluto-solvente che rallenterebbero molto i tempi di estrazione.
2) È assolutamente normale che i tempi di evaporazione dell'alcol possano richiedere ore. Molto dipende dall'umidità dell'ambiente, dalle quantità in gioco e da numerosi altri parametri.
3) Per la frutta lo stesso metodo è una buona base di partenza. Ci potrebbero essere frutti che con esposizioni prolungate al calore potrebbero dare sentori di frutta cotta. In quel caso toccherebbe modificare il tempo di estrazione.
Come in tutte le cose, la sperimentazione è molto importante e diventa la vera parte interessante di questo complesso passatempo 😉