Estrazione a microonde
Ciao a tutti vorrei condividere il mio modo "easy" per estrarre l'aroma dai tabacchi:
Purtroppo tra lavoro e musica non riesco mai a dedicare molto tempo alle estrazioni per cui senza troppi fronzoli, senza badare alla resa ed al costo finale che comunque porterà un risparmio, scelgo il tabacco (l'ultimo è stato un cohiba sigaretto nel pacchetto tipo sigarette privato della capa 15€) trito tutto abbastanza fine e vaporizzo con alcool buongusto, faccio asciugare ed immergo in proporzione circa 2 grammi per 10ml. in un vasetto di vetro da 100ml. riempito fino al tappo praticamente senza aria. (tempo di lavoro circa un'ora)
la sera quando arrivo a casa schiaffo il vasetto nel microonde facendo 3/4 cicli da 6/7 secondi a 900w e ad ogni ciclo scuoto il vasetto. Il vasetto non deve mai diventare bollente ma caldo da poterlo maneggiare senza bruciarsi (presumo intorno ai 45/50 gradi) al termine dei cicli lo agito per un minuto o duen poi lo rimetto nell'armadietto fino alla sera dopo. Questo lo ripeto per una settimana/ settimana e mezza. (tempo totale 5 min. al giorno).
Al termine della settimana/settimana e mezza, filtro tutto con mesh da 500 sul fondo di uno schiacciapatate e spremo come se non ci fosse un domani, fitro con cotone-siringa per due volte e poi talco veneto. Alla fine ricavo 65/70 ml di aroma. (Tempo di lavoro circa un ora esclusa la filtrazione con talco che fa da se)
L'aroma che ne risulta è decisamente pulito e soddisfacente da diluirlo intorno al 10% (mi porto dietro un po' di zuccheri ma pazienza) e nel caso del cohiba ho un aroma praticamente identico, ma più ricco e leggermente più dolce di un aroma "commerciale" che al suo interno dichiara esserci l'esplendidos...il giorno che li ho messi a confronto sono rimasto molto sorpreso dal risultato!
Il coil killing è intorno ai 7/10 ml (come quello commerciale)
Fatemi sapere cosa ne pensate e se potrebbero esserci controindicazioni 😉
Ciao, solo una precisazione: dopo aver vaporizzato l'alcool e fatto evaporare, riempi con cosa, con PG?
Mi sembra che il metodo sia una via di mezzo tra il metodo a caldo e quello a freddo. Ne ho già sentito parlare vagamente ma non ho sentito paragoni rispetto ai due metodi. Se per caso avessi una pentola programmabile oppure una lavatrice ad ultrasuoni riscaldante, potresti provare anche il metodo a caldo per farne un paragone (impiega 8 ore, ma lo metti su e te ne dimentichi). Allo stesso tempo potresti anche provare a farne un vasetto a freddo (anche lì lo metti dentro e te ne dimentichi, solo che è per 3 mesi).
Comunque complimenti per il risultato. Sarebbe curioso provarlo anche con un fruttato.
Ciao Iannuzz chiedo scusa, ovviamente PG !! Vivo in un piccolo appartamento ed aggiungere lavatrici e pentole non mi sembrava un ottima idea, per questo ho optato per questa soluzione easy...
Arrivo dalla macerazione a freddo, ho avuto tabacchi in macerazione anche per 4/6 mesi (Virginia full flake Lakeland dark e Squadron Leader) ed il risultato aromatico è decisamente simile, forse a caldo ti porti un po' di zuccheri che ammorbidiscono/caramellano appena l'aroma, ma a me non dispiace un aroma tabaccoso tendente al dolce, quando invece voglio qualcosa di "secco" per il dopo caffè aggiungo latakia orientali e chi s'è visto s'è visto 😀
Son curioso di provare il "disco volante" ma non ho tempo mannaggia!
Molto interessante. Come sapete, mi piace sperimentare senza pregiudizi. Ci proverò 😉
Cita da Alkemikosvapo il 24 ottobre 2017, 9:34Molto interessante. Come sapete, mi piace sperimentare senza pregiudizi. Ci proverò
Fammi sapere cosa ne pensi e se trovi falle o miglioramenti, ci tengo 😀
Grande. Da provare
Io ho avuto buoni risultati con la tecnica del microonde, aggiungendo alla fine la filtrazione con talco veneto.
Confermo la persistenza di zuccheri a giudicare dal gusto, ma c'é da dire che il tabacco oggetto di estrazione é un Mc Baren Scottish Blend, con cavendish oltre che burley e Virginia.
Intenso già al 10%, ricotono dopo 15-20 ml, la resistenza non soffre per nulla
È il calore il responsabile di quel dolce che senti. Succede anche con il metodo del primo libro, in effetti.
